5 Giugno 2023
HomeIN PRIMO PIANOE' Milano la prima metropoli per sviluppo del territorio

E’ Milano la prima metropoli per sviluppo del territorio

Secondo Scenari Immobiliari, il capoluogo lombardo è leader in Italia con 23,5 milioni di metri quadrati di edificabilità potenziale e un valore aggiunto di 50 miliardi di euro da qui al 2035

Milano conferma la sua grande resilienza e si proietta verso un futuro di notevole crescita del territorio metropolitano, che nei prossimi dieci anni trascinerà l’intero mercato immobiliare nazionale. Il capoluogo meneghino, infatti, è la prima metropoli italiana per sviluppo del territorio con 23,5 milioni di metri quadrati di edificabilità potenziale al 2035 nella Città metropolitana e 5,1 milioni di metri quadrati a Milano, con un impatto potenziale di valore aggiunto sul mercato immobiliare rispettivamente di 50 miliardi di euro e 19,5 miliardi di euro. In questo scenario il partenariato pubblico-privato potrebbe rivelarsi uno strumento fondamentale per lo sviluppo futuro, producendo un incremento del valore aggiunto immobiliare di oltre il 15 per cento. Questi sono alcuni dei dati che emergono dal Rapporto 2023 sul mercato immobiliare della città metropolitana di Milano “WINNING MIX – Il partenariato pubblico privato come risorsa per la rigenerazione urbana” presentato in questi giorni Milano da Scenari Immobiliari Nhood.

Il fatturato del residenziale supererà 12 miliardi nel 2023

 

Il Rapporto contiene anche il punto sul mercato immobiliare del capoluogo meneghino. Il mercato immobiliare residenziale della Città metropolitana di Milano rappresenta, per volume di compravendite e fatturato, il principale della Lombardia nonché il più grande a livello nazionale, secondo solo a Roma in un confronto tra capoluoghi. Nel 2023 nella città di Milano si prevede che saranno vendute trentamila case con una crescita del 5% in un anno e di oltre il 15% sul 2019. Il fatturato del comparto residenziale supererà i 12 miliardi di euro, con un incremento del 4% sugli oltre 11,5 miliardi dell’anno scorso e del 16% circa sugli ultimi cinque anni. Con questa cifra il mercato milanese consolida il suo ruolo leader in Italia e si colloca ai primi posti in Europa. Per quanto riguarda i prezzi, nel capoluogo lombardo superano ampiamente qualsiasi altra realtà nazionale e sono superiori ai 9.600 euro nelle zone centrali, ai 5.400 euro nelle zone semicentrali e ai 3.300 euro nelle zone periferiche. Le previsioni per l’anno in corso sono di ulteriore crescita intorno al 6% medio, il doppio di quanto previsto per l’Italia.

Nuove abitazioni per 90mila famiglie

 

Complessivamente gli ambiti di riqualificazione edilizia e rigenerazione urbana della Città metropolitana di Milano interessano una superficie di quasi 50 chilometri quadrati, in grado di generare potenzialmente una superficie lorda di 23,5 milioni di mq, concentrata per poco più del 40% in funzioni urbane di natura residenziale (9,8 milioni di mq) e per poco più di un terzo logistico-produttiva (7,9 milioni di mq). Le potenzialità di sviluppo relative al settore residenziale e alle diverse attività economiche permetteranno, le prime di offrire una nuova abitazione a quasi 200mila abitanti teorici, pari a poco meno di 90mila nuclei familiari, le seconde di ospitare poco più di 100mila posti di lavoro. Si stima un impatto sul mercato immobiliare di circa 50 miliardi di euro di valore aggiunto, concentrato per due terzi nel comparto residenziale

Nuovi processi di partenariato pubblico-privato

 

L’attivazione di innovativi processi di partenariato pubblico-privato, oltre allo sviluppo e al miglioramento dell’ampia e fitta rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi alla persona e alle imprese che caratterizzano il territorio delle Città metropolitana di Milano, potrebbe contribuire alla riqualificazione e rigenerazione di una superficie territoriale di circa 5,5 kmq. Queste nuove superfici andranno a incrementare l’offerta immobiliare metropolitana quantificata in precedenza, con importanti ricadute indirette e indotte di natura sociale ed economica. Il valore aggiunto immobiliare sarà pari a circa 7,8 miliardi di euro (+15%) con ulteriori potenziali ricadute indirette e indotte sui contesti territoriali e urbani di riferimento, stimabili in circa 5,5 miliardi di euro e derivanti dallo sviluppo della rete infrastrutturale e dei servizi di interesse collettivo di livello locale e sovralocale.

 

RELATED ARTICLES

IN PRIMO PIANO