2 Aprile 2023
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Armando Vitali (Area C1): “Il segmento commerciale è una miniera d’oro”

Il fatturato complessivo supera di 2,5 volte quello delle locazioni residenziali. Eppure, secondo il fondatore della piattaforma online, solo il 2% degli agenti presidia il settore

Lo stop legato all’emergenza sanitaria sembra del tutto superato per il mercato immobiliare italiano, che si conferma vivace e attrattivo, con un +5,4% delle compravendite nel corso del 2022 e un particolare interesse nei confronti delle grandi città. Che spazio c’è, però, per il segmento commerciale? La risposta è che il segmento ha un grandissimo potenziale. Anche di questo si è parlato ai Real Estate Awards, tornati in presenza il 2 e il 3 marzo dopo tre anni di stop per Covid. Sedici gli speaker che si sono alternati sul palco del Grand Hotel Villa Torretta di Sesto San Giovanni per l’evento organizzato da OID – Osservatorio Immobiliare Digitale, con Idealista in qualità di main sponsor.

L’affitto è la formula scelta dall’80% delle aziende

Sebbene negli ultimi anni l’attenzione mediatica si sia focalizzata sulla crescita dell’e-commerce, il commercio fisico in Italia ha ancora un peso preponderante, con un fatturato pari a 350 miliardi di euro e 4 milioni di addetti. Si tratta di un segmento di sicuro interesse anche per il comparto del real estate: in Italia si contano infatti 3 milioni di immobili su strada (solo lo 0,1% è high street), per un fatturato potenziale di 30 miliardi di euro. L’affitto è la formula scelta dall’80% delle aziende, per un totale di 350mila locazioni commerciali annue.

Il settore rappresenta il 20% del mercato

A elencare questi numeri è Armando Vitali, co-founder di Area C1, l’unica piattaforma verticale dedicata esclusivamente agli immobili commerciali, parlando di un “altro mondo dell’immobiliare” che porta con sé possibilità di business di sicuro interesse. “In Italia ci sono 50mila agenzie immobiliari, ma la quasi totalità degli agenti (il 98%) si contende il segmento residenziale. Resta quindi poco o per nulla presidiato il segmento degli immobili commerciali, che pure rappresenta il 20% del mercato”, spiega Vitali. “C’è un altro motivo per cui questo 20% è un’opportunità da cogliere: le operazioni possibili non sono soltanto la locazione e la vendita, ma anche la vendita dell’immobile locato, la cessione d’azienda e l’affitto d’azienda”. Se si aggiunge il fatto che le locazioni commerciali superano di 2,5 volte il fatturato di quelle residenziali, ne emerge una proiezione base di 200mila euro di fatturato annuo per un’agenzia attiva nell’immobiliare commerciale, contro la media di 140mila nel residenziale. “Integrare la propria linea di business con il settore commerciale, e farlo finché la concorrenza tra agenti è ancora bassa, significa avere l’opportunità di raddoppiare il proprio fatturato”, conclude Vitali.

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