Il 2023 sarà un anno in cui le richieste di lavoro nel settore edilizia non verranno meno. Solo l’agenzia per il lavoro Orienta è alla ricerca di 150 figure da inserire in molte città italiane. A pesare su queste dinamiche è innanzitutto il tema del ricambio generazionale. Infatti, i lavoratori specializzati e ambiti nel settore sono over 50 e i giovani non sono attratti da queste mansioni. A confermarlo sono i numeri, che vedono un incremento del 25% delle opere pubbliche con l’avvio dei cantieri finanziati dal Pnrr.
Quali sono le mansioni più ricercate
Muratori specializzati e qualificati, manovali, carpentieri, capponisti, idraulici, pavimentisti, assistenti cantieri, sono tra le mansioni più ricercate nel settore ma allo stesso tempo sempre più difficili da trovare nel mercato del lavoro. Orienta ha stimato, al momento, una ricerca di oltre 150 di queste figure lavorative. Il comparto è di fronte un preoccupante cortocircuito: da un alto le figure specializzate sono tutte collocate e spesso hanno un’età intorno ai 50 anni, dall’altro per molti giovani questo tipo di lavoro non è attrattivo e per coloro che sono disponibili si evidenzia una scarsa qualificazione e specializzazione. Si conferma, tuttavia, una disponibilità verso questi lavori da parte di cittadini immigrati che in parte sopperiscono a tale carenza ma allo stesso tempo manca una formazione e qualificazione adeguata.
Il Superbonus crea lavoro, ma non si trova chi lo svolge
La crisi dell’edilizia negli anni precedenti (che ha fatto perdere molte professionalità) e la ripresa di questi due anni, grazie anche a misure come il Super Bonus 110, sono all’origine della carenza di personale qualificato. Negli ultimi 10 anni, infatti, il settore ha subito una forte crisi nell’edilizia civile, residenziale e abitativa oltre allo stallo delle gare d’appalto pubblico che hanno generato un impoverimento del bacino di imprese e di conseguenza di professionalità specializzata disponibile, migrata in questi anni in altri ambiti produttivi. In questi ultimi due anni, per contro, la ripresa a seguito di misure governative di forte sostegno ha prodotto una imponente e repentina richiesta di profili di settore ma a fronte di una scarsa disponibilità sul mercato. Oltre alle figure già elencate, inoltre, mancano sempre di più gruisti, palisti, minatori, frusisti, fuochini, topogravi, tutte figure che servono, per esempio, per i lavori come quelli dell’alta velocità Napoli-Bari. Il settore edilizia è cresciuto del +21,1% nel 2021 e del +12% nel 2022 (dati Osservatorio ANCE).