Coima Sgr ha annunciato l’istituzione di Coima Housing Fund, un nuovo fondo chiuso immobiliare multicomparto dedicato al tema dell’abitare sostenibile, che sarà destinato sia alla realizzazione e alla gestione di studentati, in collaborazione con i principali atenei, sia a interventi nel residenziale accessibile. Primo investitore e sponsor di Coima Housing è Coima Esg City Impact Fund (CECIF), il maggior fondo di investimento in rigenerazione urbana discrezionale mai raccolto in Italia,31 partecipato da Fondazione ENPAM, Cassa Forense, Cassa Dottori Commercialisti, Inarcassa, BCC Credito Cooperativo, Fondazione CARIPARO, Compagnia di San Paolo e da Coima SGR. Il Comitato di Indirizzo di CECIF ha avuto un ruolo fondamentale nell’accordo tra CCL e Coima, e nella strutturazione di un apposito veicolo di investimento dedicato ai progetti di sviluppo immobiliare nel residenziale sostenibile.
Candidato al programma di investimento FNAS
Ad oggi il Comitato è composto da Luca Valerio Camerano (membro indipendente), Giovanna Melandri, membro indipendente e Presidente di Human Foundation, Ersilia Vaudo Scarpetta, membro indipendente e Chief Diversity Officer dell’Agenzia Spaziale Europea, Stefano Distilli (Cassa Nazionale Dottori Commercialisti), Giuseppe La Rosa Monaco (Cassa Forense), Nunzio Luciano, Presidente del Comitato Cassa Forense, Alberto Oliveti (Fondazione Enpam). Entrerà inoltre in COIMA anche l’Housing Fund Intesa Sanpaolo, coerentemente con il più ampio Piano di Impresa 2022-2025 con cui l’istituto ha rinnovato il proprio impegno di banca leader per impatto sociale, prevedendo un progetto per la promozione di 8mila abitazioni in social housing per giovani e senior, e che oggi rappresenta uno dei più estesi programmi in Italia. Il fondo Coima Housing si pone un obiettivo dimensionale di oltre 400 milioni di euro, con un primo closing programmato che prevede sottoscrizioni per circa 300 milioni. Coima Housing è stato candidato alla selezione del programma di investimento del Fondo Nazionale Abitare Sostenibile (FNAS), gestito da CDP Immobiliare SGR, che si propone di promuovere interventi immobiliari fino a un miliardo di euro, con un elevato impatto sociale sul territorio e focalizzati sulle “3S” dell’abitare sostenibile: Social, Student e Senior housing.mCoima Housing vuole porsi come modello di collaborazione aperto a primari soggetti pubblici e privati, al fine di costituire una piattaforma nazionale di investimento in iniziative di social housing, con un effetto moltiplicatore che potenzialmente potrebbe raggiungere fino a 20 volte l’investimento iniziale dello sponsor Coima Esg City Impact Fund, con un programma di investimenti che potrebbe soddisfare fino al 25% del fabbisogno di alloggi accessibili della città di Milano stimato indicativamente in 40mila unità con una dimensione media di 80 metri quadrati.
Il progetto pilota di Scalo Porta Romana
Il primo progetto della collaborazione fra Ccl e Coima sarà sviluppato nell’ex scalo ferroviario di Porta Romana, già oggetto di una più ampia opera di riqualificazione da parte del Fondo Porta Romana, promosso e gestito da Coima Sgr e con coinvestitori Prada Holding, Covivio e il fondo CECIF. In particolare, nell’ambito dell’Accordo di Programma che prevede per lo scalo circa 50mila metri quadrati di edilizia residenziale sociale, Ccl e il fondo Coima Housing svilupperanno la componente di edilizia convenzionata ordinaria (225 unità abitative per circa 17mila mq) e la componente di Edilizia Residenziale Pubblica (95 unità abitative per circa 5mila mq). Coima Housing investirà anche nello sviluppo della struttura che ospiterà il Villaggio Olimpico (per circa 30mila mq), che al termine dei Giochi sarà restituito alla comunità cittadina attraverso la trasformazione nel più grande studentato convenzionato d’Italia, con circa 1.700 posti letto, contribuendo attivamente alla realizzazione degli obiettivi del PNRR che prevedono di aumentare i posti letto disponibili dedicati agli studenti di 60mila unità entro il 2026. La struttura coniugherà le esigenze di utilizzo pre e post competizione minimizzando i lavori di riconversione e gli impatti ambientali, con un progetto a emissioni operative zero che rispetterà i requisiti NZEB (Nearly Zero Energy Building), e integrerà gli spazi fisici e i servizi nel quartiere. Dal 2020 Coima Sgr è fra gli aggiudicatari delle aree dello scalo che costituiranno gli asset primari per la realizzazione del progetto di riqualificazione dell’area, che ambisce ad essere un riferimento di sostenibilità nel nuovo percorso di urbanizzazione di Milano, contribuendo al suo sviluppo economico-sociale. COIMA è già presente nell’area prospiciente lo Scalo di Porta Romana dal 2019 con gli edifici in via Ripamonti 85, via Lorenzini 4, 8, 10, 12, viale Isonzo 25, per un totale di oltre 50.000 mq.
Evoluzione del fabbisogno abitativo della metropoli
Nei prossimi 30 anni il fabbisogno abitativo è destinato ad aumentare per effetto della combinazione di alcune tendenze, principalmente socio-demografiche, e del prevedibile ampliamento del divario tra domanda e offerta. Da un lato si stima che la popolazione over 65 in Italia aumenterà di circa il 50%, arrivando a rappresentare il 35% della popolazione complessiva, con conseguente necessità di alloggi adeguati e focalizzati sui servizi sanitari; dall’altro, una situazione di carenza analoga si riscontra tra i giovani, per i quali l’accesso alla casa è un tema critico, soprattutto nelle grandi città, che attraggono persone con profilo formativo elevato, ma presentano canoni di locazione e prezzi di acquisto spesso non in linea con le loro possibilità economiche, anche dopo l’ingresso nel mondo del lavoro. Il fabbisogno abitativo della città di Milano al 2030 è stato stimato in 80mila abitazioni per 4 milioni di metri quadrati. Considerando una dimensione media degli alloggi di 80 mq, più consona a ospitare unità familiari, il fabbisogno complessivo salirebbe a 6,4 milioni di mq: se la metà di questi alloggi venissero sviluppati in edilizia residenziale sociale a un costo di 2.500 euro al metro quadrato, occorrerebbe un investimento di 8 miliardi di euro per 40.000 case. A fronte dell’attuale scenario di carenza abitativa e della necessità ormai unanimemente condivisa di porre l’accento sugli aspetti di sostenibilità in tutte le infrastrutture sociali, e in particolare nei progetti di social housing, diventa quindi fondamentale sviluppare collaborazioni innovative e complementari rispetto ai modelli tradizionali. “La partnership con Ccl e con il mondo cooperativo consentirà di mettere al lavoro esperienze e competenze complementari in collaborazione con i principali stakeholders pubblici e privati. Allo stesso tempo l’avvio della piattaforma industriale dedicata alla rigenerazione urbana e alle infrastrutture sostenibili insieme a Intesa SanPaolo contribuirà ad accelerare e a scalare progetti strategici per il Paese”, è il commento di Manfredi Catella, Founder & CEO di Coima.